Per ortaggio si intende il prodotto dell'orto. Se utilizzati per l'alimentazione,
gli ortaggi possono apportare buone quantità di vitamine, sali minerali, oli essenziali
ed enzimi importanti per l'organismo.
A seconda della parte della pianta usata nell'alimentazione, gli ortaggi si dividono in:
ortaggi a frutto: cetriolo, carosello, pomodoro, zucchina, zucche, peperone, melanzana,
okra o gombo ricchi di zuccheri e sali minerali, anguria, melone;
ortaggi a fiore: carciofo (ortaggi ricchi di ferro e vitamina C), cavolfiore, broccolo,;
ortaggi da seme: legumi (fava, pisello, fagiolo, lenticchia, cece, cicerchia, lupino)
ricchi di amido e proteine;
ortaggi a foglia: lattuga, radicchio, indivia, borragine, spinacio,
rucola, catalogna,
cavolo, bietola, poco calorici;
ortaggi da fusto: sedano, finocchio, prezzemolo, cardo, asparago; l'asparago selvatico
cresce spontaneamente in primavera;
ortaggi da radice: ravanello, carota, pastinaca, barbabietola, rapa, navone;
ortaggi da tubero: patata, topinambur, ossalide tuberosa;
ortaggi da bulbo: cipolla, aglio, scalogno, porro, cipollotto.
Dopo la raccolta gli ortaggi subiscono un calo di vitamine, anche se la conservazione è
refrigerata, dovuto all'interruzione della loro attività metabolica: questo calo è
proporzionato al tempo trascorso tra la raccolta e il consumo.
Dal punto di vista gastronomico gli ortaggi sono considerati verdura.
(fonte Wikipedia)
(Selezione 2023)